La cucina Salentina: la Frisa

Pubblicato da Luciano Basile il

Frisella, typical south italian bread seasond with tomatoes and herbs

La cucina Salentina: la Frisa, regina dell’estate!

La Frisa salentina è il piatto tipico dell’estate salentina e delizia ogni palato. Viene servita ovunque, soprattutto nei bar, nei ristoranti e perfino nelle discoteche sulla spiaggia. Ma cosa è che fa innamorare i turisti e non della frisa?

Cosa è la Frisa salentina

La frisa salentina, o come viene chiamata da noi nel Salento friseddhra, non è altro che un grosso panetto di grano duro cotto, poi tagliato a metà e ricotto per farlo diventare croccante. Ne esistono di due tipi: la frisa di grano e la frisa di orzo. La scelta va fatta in base ai gusti, ma noi vi consigliamo di provarle entrambe. La frisa di grano diventa più morbida mentre quella di orzo resta più dura e croccante.

Frisella, typical south italian bread seasond with tomatoes and herbs

Come si prepara la Frisa salentina

La frisa è un piatto povero che si prepara davvero con poco. Per prima cosa immergi la frisa in una coppa piena d’acqua per farla “sponzare“, ossia ammorbidire. La durezza o morbidità della frisa dipende dai gusti e dalla frisa; quella di orzo va tenuta ammollo di più rispetto a quella di grano. Finita la fase immersiva, poggiala su un bel piatto e condiscila con il succo del pomodoro tagliato fresco.

Mi raccomando a non buttare le bucce, ma tagliuzzatele e mettetele sopra la frisa per mangiarle. Poi, fai una bella spruzzata di origano, aggiungi qualche foglia di basilico (sale se ne volete) e infine abbonda con l’olio extravergine di oliva obbligatoriamente salentino!

A questo punto la frisa è fatta, basterebbero questi pochi ingredienti per gustarla appieno.

Come rendere più gustosa la Frisa salentina

La preparazione raccontata finora ci porta a gustare la tipica Frisa salentina. Ma ognuno di noi può arricchirla con qualunque ingrediente. Una variazione tipica è quella di aggiungere il tonno. Molto gustoso anche l’accompagnamento con formaggi, di qualsiasi tipo, che permettono di avere un mix gastronomico importante. Noi amiamo farla con i sottolii: olive, peperoni, melanzane, carciafi, capperi e chi più ne ha più ne metta.

La frisa salentina ha una storia centenaria, tanto che in molti paesi del Salento durante l’estate si svolgono le sagre intitolate proprio a questo piatto povero ma così ricco di storia da leccarsi i baffi.

Per rendere la cena a base di frise davvero top, abbinate un buon vino del Salento.

Come mangiare la Frisa?

Rigorosamente con le mani!!!

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